La Francia sta lavorando ad una proposta di legge per vietare i social network ai ragazzi inferiore ai 15 anni.
Un deputato del centrodestra in Francia ha proposto di fissare il limite ai 15 anni per iscriversi ai social network. L’idea è mettere in pratica il concetto di “consenso digitale” già fissato dall’Ue. Secondo il General Data Protection Regulation (GDPR), il documento che costituisce la base dei regolamenti sulla privacy e la protezione dei dati nell’Unione Europe, il limite per fare un account sui social è fissato tra i 13 e i 16 anni. Ma aggirare le regole è molto semplice. Per questo la Francia sta lavorando per provvedere a tutelare il più possibile i minori. In Italia l’età per iscriversi ai social è 14 anni ma c’è un certo margine di tolleranza per i 13enni.
Una legge per tutelare i minori e prevenire il cyberbullismo
La proposta di legge arriva dal deputato Marcangeli del gruppo Horizons, di centro destra che nelle ultime elezioni ha sostenuto la corsa di Emmanuel Macron. La scelta dei 15 anni ha un significato legale in Francia perché questo limite coincide anche con la maggiore età sessuale e anche con il passaggio dalle medie alle superiori. Inoltre, secondo il deputato questa proposta ha un duplice obiettivo quello di preservare la salute mentale dei minori evitando un’esposizione ai social network in età troppo giovane e quello di ridurre i fenomeni di cyberbullismo fra i giovani.
Secondo la commissione per l’informatica e la libertà in Francia, la prima registrazione sui social avviene a 8 anni e mezzo e vi si iscrivono più della metà dei 10-14enni. Per questo arriva l’appello del deputato ai genitori che spesso non si accorgono dei rischi che corrono i figli. L’idea è quella di imporre autorizzazioni formali da parte dei genitori che devono essere verificate dalle stesse piattaforme, le quali devono anche premurarsi di accertare i dati anagrafici del nuovo iscritto.